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Falde, sorgenti, pozzi, invasi per garantire la disponibilità della risorsa

Pozzo Serra San QuiricoViva Servizi riesce a garantire l'erogazione continuata dell'acqua grazie all'utilizzo di fonti di approvvigionamento di diverso tipo: falde sotterranee, sorgenti, pozzi. La sorgente più importante, però si trova a Serra San Quirico ed è quella di Gorgovivo.

L'utilizzo di piccole fonti e sorgenti, soprattutto nelle zone montane, permette, in parte di far fronte a periodi di siccità, soprattutto durante il periodo estivo e autunnale.

Le sorgenti Gorgovivo

Il complesso sorgentizio di Gorgovivo si trova immediatamente a valle della Gola della Rossa, nel comune di Serra San Quirico. La sorgente è alimentata da un bacino di circa 200 kmq, situato a ridosso del monte San Vicino. Le misure effettuate rilevano che la portata delle sorgenti è intorno ai 2.000 l/sec. L’acqua è captata attraverso una serie di gallerie scavate nella roccia e il trasporto avviene per gravità, tramite una tubazione che ha un diametro di 1,30 metri. Le analisi chimiche eseguite a più riprese accertano l’assenza di tracce di inquinamento, ottime caratteristiche per uso potabile, pari a quelle delle acque minerali normalmente usate.

 Un po' di storia

Il sindaco di Ancona, Francesco Angelini, nel 1960 lanciò l’idea di costituire un consorzio intercomunale per lo sfruttamento della sorgente e, oltre a Jesi e Ancona, vennero coinvolti i comuni di Chiaravalle, Falconara Marittima e Senigallia. Con decreto del prefetto Prosperi Valenti, il 13 ottobre 1962 nacque il Consorzio per la costruzione dell’Acquedotto della Valle dell’Esino, i cui primari obiettivi erano la progettazione, il finanziamento e la costruzione di un nuovo acquedotto. Il 26 gennaio 1963 venne convocata la prima riunione dell’assemblea e alla presidenza del Consorzio fu nominato Pacifico Carotti che rimase in carica fino al 1976. Successivamente, il Piano Regolatore Generale degli Acquedotti, del 1968, accoglieva la soluzione dell’adduzione in condotta delle acque di Gorgovivo. Il 21 gennaio del 1971 un altro decreto prefettizio approvava il nuovo statuto del Consorzio, che prendeva nome 'Consorzio Acquedotto Valle dell’Esino' (CAVE). Intanto era aumentato il numero dei Comuni aderenti con l’ingresso di Monsano, Monte San Vito e Montemarciano.

Dal 1970 al 1979 il Consorzio eseguì le opere di captazione e nel 1986, dopo anni di lavoro in cui furono affrontati e superati ostacoli di ogni genere, l'acquedotto di Gorgovivo, dimensionato per la portata di 130mila tonnellate di acqua al giorno, entra in funzione. Oggi, l'acqua distribuita complessivamente è pari mediamente a 28 milioni di m³ annui.

Le opere di adduzione

Dal comune di Serra San Quirico la condotta adduttrice, che con i sui 70 chilometri di lunghezza costituisce l'asse portante dell'intera opera, si snoda fino alla frazione Sant'Elena e correndo parallelamente alla variante della SS 76, prosegue in fondo valle. Da essa si diramano gli allacci alle reti idriche dei comuni consorziati.