E’ questa la proposta presentata dal presidente di Multiservizi S.p.A., Ferdinando Avenali, all’Assemblea dei Soci che l’ha approvata e ha dato mandato al presidente di portala avanti aprendo un confronto con tutte le parti interessate.
In un territorio come le Marche, dove risiedono circa 1,5 milioni di abitanti, più o meno come alcuni quartieri di Roma, l’azienda unica é una soluzione logicamente unificante e competitiva che, secondo dati di massima, può contare su un fatturato di 500 milioni di euro e 3.000 dipendenti. Potrebbe vedere insieme, in una sola impresa, le attuali tredici aziende di gestione dell'acqua e quasi il doppio di rifiuti che singolarmente non hanno forza e strumenti per rispondere in modo adeguato ai cambiamenti previsti dal Decreto Ronchi. Questo disegno ha possibilità di successo se assunto da tutti i soggetti pubblici a partire dalla Regione.
Il primo passo concreto è la firma di un protocollo d’intesa tra Regione, ANCI (associazione dei Comuni) UPI (unione delle Province) e Confservizi (sindacato delle imprese pubbliche).
Un obiettivo e una soluzione, quella dell'azienda unica regionale, alla quale occorre arrivare con un necessario passaggio intermedio a livello provinciale, con la costituzione, cioè, di una Multiutility che aggreghi tutte le aziende a totale capitale pubblico della provincia di Ancona che operano nei tre settori di acqua, gas e rifiuti.
La gestione di tali servizi è già in buona misura accorpata in Multiservizi S.p.A., gestore unico del servizio idrico e gestore della distribuzione gas in 15 Comuni che rappresentano il 60% dell'utenza provinciale. Un'impresa di questo tipo sarebbe in grado di partecipare direttamente alle gare per la gestione dei servizi con buona possibilità di successo, senza dover affidare il 40% delle quote di capitale al privato.
Nel progetto Multiutility provinciale, Multiservizi S.p.A é in grado di mettere in campo tutta la sua esperienza di gestore del ciclo integrato dell'acqua nel quale ha effettuato investimenti per 110 milioni di euro negli ultimi cinque anni, la gestione del 60% dell'utenza del gas e la produzione di energia da fonti rinnovabili che soddisfa per buona parte il fabbisogno aziendale. Per realizzare l’azienda regionale il primo passo e dare corpo alla Multiutility provinciale per la quale occorre il sostegno convinto dei Comuni della provincia di Ancona, della stessa Provincia e di tutti gli amministratori delle aziende interessate.
Come Multiservizi siamo pronti a fare la nostra parte e, se richiesto, anche da capofila nel coordinamento di tutte le iniziative che si renderanno necessarie per raggiungere l’obiettivo.
Ancona 8/11/2010